• Banksy's visual protest Banksy's visual protest

    A Visual Protest. The art of Banksy
    Mudec, Milan - until April 14, 2019

    A mysterious and fascinating author, capable of triggering a real hunt for his works (and his visual complaints) when the rumor that arrived in the city spreads. And yes, because from New York to the wall that separates Cisgiordania to the state of Israel, in Naples, Banksy’s touch has reached (presumably nightly and protected from prying eyes) the buildings of the main metropolises of the world. With messages that are an explicit and biting provocation towards the arrogance of the system and power, of conformism, of war, of consumerism, of poverty and of the human condition. As the artist himself stated: "A wall is a great weapon. It's one of the worst things to hit someone with. "

    The exhibition that opens today in Milan at Mudec is dedicated to the brilliant English street artist: The art of Banksy. A visual protest. Curated by Gianni Mercurio, it collects about 80 works including paintings, sculptures and prints accompanied by objects, photographs and videos that tell the story of the artistic journey of a myth whose identity continues to be anonymous. Naturally, this exhibition is not authorized by the author...

    Unanimously considered a great communicator, Banksy emphasizes the content of political and social messages explicitly, shifting the message from form to content.
    The exhibition path at Mudec allows to read and understand strategies, sense and objectives of the messages and the stylistic cipher of the most pungent and efficient clandestine author. We do not forget, in fact, that, as a genuine exponent of guerrilla art, he refined the stencil technique with the dual purpose of being able to carry out illegal work with considerable speed.

    Painter man, painter woman, ore a collective of artists. But also a madman, a genius, a rebel and a skilled computer. Beyond the definitions, Banksy likes and attracts. "His works are full of metaphorical images that transcend linguistic barriers," says Shepard Fairey, a well-known American street artist. "The images are fun and brilliant, yet so simple and accessible: even if the children of 6 years have no idea what a cultural conflict is, they will have no problem recognizing that there is something wrong when they see the Mona Lisa, a famous mural, which holds a flamethrower ".

  • Bernardino Luini e i suoi figli

    Susanna e i vecchioni

    Bernardino Luini, Susanna e i vecchioni, 1515-1516 circa, tavola cm 46 x 38,5, Isola Bella, collezione privata

    Raramente Luini esprime tanta sensualità nella nudità di un corpo femminile! Espressioni, volti, gesti peccaminosi e grotteschi nel contempo cingono le morbide fattezze di Susanna, che è tentazione e purezza, malizia e candore in egual misura.

    Luini rarely expresses so much sensuality in the nakedness of a female body! Expressions, faces, sinful and grotesque deeds at the same embrace the soft features of Susanna, who represents temptation and purity, malice and whiteness in the same way.

    Ragazze al bagno

    Bernardino Luini, Ragazze al bagno, 1513-1514 circa, affresco trasportato su tavola, cm 135x235, Milano, Pinacoteca di Brera

    Qui, ancora, sono presenti sensualità e trasparenze tonali. Tuttavia, se da una parte, la memoria leonardesca è quanto mai presente e cristallizzata, dall’altra, nei tagli di alcune figure e nell’ampiezza del paesaggio, si scorgono aperture d’impianto, alcune volte impressionistiche, altre, novecentesche.

    Here again, these are sensuality and transparency of tone. However, on one side it’s still possible to appreciate Leonardo’s heritage, but on the other side in the shapes of figures or in the landscape’s widht, it’s possible to recognise the first signs of future artistic movement such as impressionism or from early twentieth century.

    Madonna con il bambino

    Bernardino Luini, Madonna con il Bambino (Madonna del roseto), 1516-1517 circa, tavola cm 70x63, Milano, Pinacoteca di Brera

    Solo alle vergini era dato indossare ghirlande di rose. Se da un lato i leonardeschi tratti del volto di Maria sono cinti dal delicato fiore, è pur vero che le piccole spine dei gambi sono segno di dolorosa passione. E che dire del pensieroso bimbo che con ferma presa non allontana da sé la violacea aquilegia? Non c’è dubbio: purezza e triste premonizione convivono nell’equilibrata composizione.

    Only virgins were allowed to wear garlands rose. On one side if the Leonardo’s style Mary’s features are surrounded by the delicate flower; it’s true, on the other side, the thorny stems remember a painful passion. And what about the thoughtful kid who strongly doesen’t send away the violet flower? Purity and sad premonition coexist in the balanced composition.

    Madonna del Libro

    Vincenzo Foppa, Madonna con il Bambino (Madonna del libro), 1475 circa, tavola cm 37,5x29,6, Milano, Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco

    In questo piccolo capolavoro, Foppa riesce a costruire, anche grazie a un audace scorcio prospettico, un’immagine grandiosa, monumentale e non priva di spigolose deformità tipicamente lombarde. D’altronde, se negli incarnati, da definirsi grigi e gemmei, argentei e lunari, si scorge ancora una matrice locale, altri particolari, che danno volume e preziosità allo spazio, si innestano in un ambito ferrarese.

    In this masterpiece, Foppa can build, also thanks to a bold prospective, great picture, monumental and does not typically angular deformity of Lombardia. On moreover, if in incarnates, be defined grey and gemmei, silvery and moon, can still be seen a local matrix, other special, giving the area an volume preciousness, engage in a field ferrarese.

  • Bernardino Luini e i suoi figli

    Susanna e i vecchioni

    Bernardino Luini, Susanna e i vecchioni, 1515-1516 circa, tavola cm 46 x 38,5, Isola Bella, collezione privata

    Raramente Luini esprime tanta sensualità nella nudità di un corpo femminile! Espressioni, volti, gesti peccaminosi e grotteschi nel contempo cingono le morbide fattezze di Susanna, che è tentazione e purezza, malizia e candore in egual misura.

    Luini rarely expresses so much sensuality in the nakedness of a female body! Expressions, faces, sinful and grotesque deeds at the same embrace the soft features of Susanna, who represents temptation and purity, malice and whiteness in the same way.

    Ragazze al bagno

    Bernardino Luini, Ragazze al bagno, 1513-1514 circa, affresco trasportato su tavola, cm 135x235, Milano, Pinacoteca di Brera

    Qui, ancora, sono presenti sensualità e trasparenze tonali. Tuttavia, se da una parte, la memoria leonardesca è quanto mai presente e cristallizzata, dall’altra, nei tagli di alcune figure e nell’ampiezza del paesaggio, si scorgono aperture d’impianto, alcune volte impressionistiche, altre, novecentesche.

    Here again, these are sensuality and transparency of tone. However, on one side it’s still possible to appreciate Leonardo’s heritage, but on the other side in the shapes of figures or in the landscape’s widht, it’s possible to recognise the first signs of future artistic movement such as impressionism or from early twentieth century.

    Madonna con il bambino

    Bernardino Luini, Madonna con il Bambino (Madonna del roseto), 1516-1517 circa, tavola cm 70x63, Milano, Pinacoteca di Brera

    Solo alle vergini era dato indossare ghirlande di rose. Se da un lato i leonardeschi tratti del volto di Maria sono cinti dal delicato fiore, è pur vero che le piccole spine dei gambi sono segno di dolorosa passione. E che dire del pensieroso bimbo che con ferma presa non allontana da sé la violacea aquilegia? Non c’è dubbio: purezza e triste premonizione convivono nell’equilibrata composizione.

    Only virgins were allowed to wear garlands rose. On one side if the Leonardo’s style Mary’s features are surrounded by the delicate flower; it’s true, on the other side, the thorny stems remember a painful passion. And what about the thoughtful kid who strongly doesen’t send away the violet flower? Purity and sad premonition coexist in the balanced composition.

    Madonna del Libro

    Vincenzo Foppa, Madonna con il Bambino (Madonna del libro), 1475 circa, tavola cm 37,5x29,6, Milano, Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco

    In questo piccolo capolavoro, Foppa riesce a costruire, anche grazie a un audace scorcio prospettico, un’immagine grandiosa, monumentale e non priva di spigolose deformità tipicamente lombarde. D’altronde, se negli incarnati, da definirsi grigi e gemmei, argentei e lunari, si scorge ancora una matrice locale, altri particolari, che danno volume e preziosità allo spazio, si innestano in un ambito ferrarese.

    In this masterpiece, Foppa can build, also thanks to a bold prospective, great picture, monumental and does not typically angular deformity of Lombardia. On moreover, if in incarnates, be defined grey and gemmei, silvery and moon, can still be seen a local matrix, other special, giving the area an volume preciousness, engage in a field ferrarese.

  • L’anno di Leonardo da Vinci è iniziato all’Ambrosiana L’anno di Leonardo da Vinci è iniziato all’Ambrosiana

    I segreti del Codice Atlantico. Leonardo all’Ambrosiana
    Prima Parte
    Veneranda Biblioteca Ambrosiana – Fino al 17 marzo 2019

    Le celebrazioni per l’anno di Leonardo alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana sono già iniziate lo scorso anno. Per l’esattezza il 18 dicembre 2018 con un percorso espositivo appassionante, che durerà per tutto il 2019, in un crescendo di iniziative decisamente interessanti.
    La prima tappa di questa avvincente mostra a lungo termine è la rassegna I segreti del Codice Atlantico. Leonardo all’Ambrosiana incentrata sui preziosi fogli che conservano i disegni più affascinanti che il Genio elaborò con la perizia artistica che universalmente gli è riconosciuta.

    Il Codice Atlantico giunse alla Biblioteca Ambrosiana nel 1637 come dono del conte Galeazzo Arconati, esponente della migliore aristocrazia milanese. Si tratta di una stupefacente raccolta di 1119 fogli autografi per un totale di circa 1750 disegni. Il nome “atlantico” non indica il contenuto del codice, bensì il formato delle grandi pagine (che servivano normalmente per confezionare gli atlanti) su cui erano stati incollati i fogli per meglio conservarli e tutelarli da possibili dispersioni.

    Il Codice Atlantico è la collezione leonardiana più importante e completa al mondo; in esso si mescolano tutte le discipline coltivate dal grande genio di Vinci dagli anni giovanili fino a poco prima della morte: l’architettura e l’idraulica, la medicina e l’ottica, la meccanica e l’urbanistica, la geometria e l’astronomia, l’anatomia e le diverse arti figurative. Notevoli sono i progetti di macchine semoventi, di armi sempre più sofisticate, di ingranaggi e di congegni, dei quali Leonardo ha lasciato stupendi disegni che spesso diventano vere e proprie opere d’arte.

    Ecco le date delle tappe successive.
    La seconda parte – dal 19 marzo al 16 giugno 2019 – proporrà alcuni progetti per macchine belliche, ma si concentrerà in modo particolare sugli studi d’ingegneria civile: congegni idraulici, macchine per corde, per l’attività tessile, per la produzione di strumenti meccanici, punzonatrici e girarrosti automatici.

    La terza rassegna, Leonardo in Francia. Disegni di epoca francese dal Codice Atlantico, dal 18 giugno al 15 settembre 2019, curata da Pietro C. Marani, approfondirà gli ultimi anni di attività del maestro, attraverso una selezione di 23 fogli dal Codice Atlantico databili al soggiorno francese di Leonardo, presso la corte di Francesco I.

    L’anno leonardiano alla Biblioteca Ambrosiana termina con la mostra Leonardo e il suo lascito: gli artisti e le tecniche, curata da Benedetta Spadaccini, in programma dal 17 settembre 2018 al 12 gennaio 2020, dedicata ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia.

  • La magia rivelata La magia rivelata

    Dopo numerose peripezie che lo hanno visto girovagare dal 1610 tra l’Italia e la Francia, per poi approdare definitivamente alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano dove oggi è conservato, dopo quattro anni di lavoro accurato e intenso è giunto al termine il restauro del Cartone preparatorio della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. Una composizione immensa, magica, rivelata, che toglie il fiato. Anche se l’opera è nota come Scuola di Atene, il titolo corretto è La Filosofia è ha un grandissimo valore artistico e storico.
    “Il cartone preparatoriio per la scuola di Atene rappresenta un unicum nella storia dell’arte. Non solo è l’unico cartone preparatorio rinascimentale di queste dimensioni, giunto pressoché integro fino ai giorni nostri, ma rappresenta il culmine del processo ideativo di Raffaello (Urbino 1483 – Roma 1520) per una delle opere simbolo del Rinascimento italiano: l’affresco della Scuola di Atene nella Stanza della Segnatura in Vaticano commissionati all’artista da Papa Giulio II”, dichiara in una nota Maurizio Michelozzi, che ha diretto e coordinato il restauro su progetto di allestimento di Stefano Boeri Architetti.

    Fondazione Fiera Milano, partner ufficiale della Veneranda Biblioteca Ambrosiana per il biennio 2018-2019, contribuirà a sostenere le attività promozionali del Cartone di Raffaello, completamente restaurato, così come quelle di valorizzazione del patrimonio leonardesco dell’Istituzione, realizzate in occasione del V Centenario della morte del genio fiorentino.
    L’intervento è stato interamente sostenuto dal contributo della società RaMo, per volontà del fondatore Giuseppe Rabolini.
    Il Cartone è stato inserito in una nuova teca, realizzata dalla società Goppion, che si compone di un imponente lastra di vetro protettivo.
    A completare l’allestimento, saranno presenti, inoltre, apparati didattici e informativi, che illustreranno la storia, la tecnica e il restauro di questo capolavoro ed elementi unici di arredo realizzati da Riva 1920 su progetto di Stefano Boeri Architetti.
    Gli strumenti multimediali e interattivi, a supporto del visitatore, sono stati realizzati da OLO creative farm.

     

  • La protesta visiva di Banksy La protesta visiva di Banksy

    A Visual Protest. The art of Banksy
    Mudec, Milano – fino al 14 aprile 2019

    Un autore misterioso e affascinante, capace di scatenare una vera e propria caccia alle sue opere (e alle sue denunce visuali) quando si sparge la voce che è arrivato in città. E sì, perché da New York al muro che separa la Cisgiordania allo stato d’Israele, a Napoli, il tocco di Banksy ha raggiunto (presumibilmente nottetempo e al riparo da occhi indiscreti) gli edifici delle principali metropoli di tutto il mondo. Con messaggi che sono un’esplicita e mordace provocazione nei confronti dell’arroganza del sistema e del potere, del conformismo, della guerra, del consumismo, della povertà e della condizione umana. Come lo stesso autore ha dichiarato: “Un muro è una grande arma. E’ una delle cose peggiori con cui colpire qualcuno”.

    Al geniale street artist inglese è dedicata la mostra che apre oggi a Milano al Mudec: The art of Banksy. A visual protest. Curata da Gianni Mercurio, raccoglie circa 80 lavori tra dipinti, sculture e stampe accompagnati da oggetti, fotografie e video che raccontano il percorso artistico di un mito la cui identità continua a essere anonima. Naturalmente, questa mostra non è autorizzata dall’autore…

    Considerato all’unanimità un grande comunicatore, Banksy accentua il contenuto dei messaggi politici e sociali in maniera esplicita, spostando il messaggio dalla forma al contenuto.
    Il percorso espositivo al Mudec permette di leggere e comprendere strategie, senso e obiettivi dei messaggi e la cifra stilistica dell’autore clandestino più pungente ed efficiente. Non dimentichiamo, infatti, che, da autentico esponente della guerrilla art, ha affinato la tecnica dello stencil con il duplice scopo di poter eseguire i lavori illegali con una notevole velocità.

    Pittore, pittrice, un collettivo di artisti. Ma anche un pazzo, un genio, un ribelle e un abile calcolatore. Al di là delle derinizioni, Banksy piace e attrae. “Le sue opere sono piene di immagini metaforiche che trascendono le barriere linguistiche”, dice di lui Shepard Fairey, noto street artist americano. “Le immagini sono divertenti e brillanti, eppure talmente semplici e accessibili: anche se i bambini di 6 anni non hanno la minima idea di cosa sia un conflitto culturale, non avranno alcun problema a riconoscere che c’è qualcosa che non quadra quando vedono la Monna Lisa, un celebre murale, che impugna un lanciafiamme”.

  • La realtà e i suoi tormenti La realtà e i suoi tormenti

    Frida Kahlo. Oltre il mito
    Mudec, Milano – Fino all’1 giugno 2018

    Dipinti, video, fotografie e frasi si susseguono nelle sale che ospitano la mostra evento dedicata all’artista messicana. Il percorso espositivo esce dai consueti schemi e anche dalla visione del legame tra le opere di Frida Kahlo con la sua storia personale, con l’incidente stradale che provoca la rottura della colonna vertebrale a 18 anni, costringendola a letto in compagnia della sua pittura.
    Perdersi nei suoi quadri spietati, vederla muoversi sicura nei video inediti, osservare le foto che ritraggono lei (bellissima) e Diego Rivera (un uomo immenso, pittore di murales e suo compagno a intermittenza) disseminate in un inter piuttosto articolato, significa fare un’immersione intima e totale in una delle più grandi artiste del Novecento.
    E comprendere meglio le capacità tecniche di una donna fiera di essere messicana, che raccoglieva i capelli e indossava abiti secondo le tradizioni più antiche della sua terra, che non ha mai modificato la forma delle sopracciglia e non si è mai sognata di eliminare i baffetti.
    Una donna indipendente, impegnata politicamente ma anche fragile e fuori da ogni cliché, come lei stessa ha dichiarato “Mi consideravano surrealista ma non è vero. Non ho mai dipinto sogni. Quel che ho raffigurato era la mia realtà”.
    La Donna, La Terra, La Politica e Il Dolore sono i temi che scandiscono la mostra frutto di sei anni di ricerche, e resa possibile dal curatore Diego Sileo in Messico, e dai documenti inediti rinvenuti nell’archivio di Casa Azul (la Casa Blu), nel centro di Coyoacàn, un sobborgo di città del Messico, dove pittrice era nata e vissuta.

  • Marc Chagall: lirismo in un acrobata volante Marc Chagall, Il poeta giacente, 1915 - olio su cartone - © Tate, London 2014 -  © Chagall ®, by SIAE 2014

    A mio cugino piace l'arte
    Marc Chagall. Una retrospettiva, 1908-1985
    Palazzo Reale, Milano - dal 17 settembre 2014 all'1 febbraio 2015

    Marc Chagall, La passeggiata, 1917-1918 - olio su tela - State Russian Museum, San Pietroburgo © Chagall ®, by SIAE 2014

    Marc Chagall, Il compleanno, 1915, olio su cartone - The Museum of Modern Art, New York. Acquired through the Lillie P. Bliss Bequest, 1949 © 2014. Digital image, The Museum of Modern Art, New York:Scala, Firenze © Chagall ®, by SIAE 2014

    Realtà e simbolismo, sogno e magia sono alcuni degli ingredienti delle opere di Chagall, tutte giocate su una narrazione di tipo fiabesco. Se già nei primi lavori compaiono aspetti formali naive che riportano alla tradizione popolare russo ebraica, con la maturità stilistica sia la scelta cromatica che la costruzione grafica si fanno più complesse perché collegate alle avanguardie artistiche contemporanee. Pertanto, se nel POETA GIACENTE, in primo piano sono presenti alcune geometrizzazioni di matrice cubista, nella PASSEGGIATA, il brano di natura morta evoca una calda luminosità tipicamente fauve. Infine, ne IL COMPLEANNO non si può non notare che l'artista si rifà ai linearismi arabeggianti che riportano a Matisse. Ciò non toglie che in queste tre opere l'aspetto caratterizzante è costituito dalla leggerezza dei personaggi e dalla loro poetica espressività sognata. Si potrebbe dire che essi lievitano perché privati della forza di gravità. E, indubbiamente, questo rende Chagall inconfondibile, quindi riconoscibile e unico nel variegato panorama dell'arte figurativa del XX secolo.


    Reality and symbolism, dream and magic are some of the ingredients of Chagall's works, all played on a fairytale narration. If already in the early works appear naïve formal aspects that bring to russian jewish folk tradition, with stylistic maturity does more complex the color choice that the construction, because related to contemporary avant-garde art of the time. Therefore, if in the LYING POET, in the foreground there are some features of cubist array, in THE WALK, the still life evokes a typical fauvist hot brightness. Finally, neither THE BIRTHDAY the artist remember the arabic outlines seen in Matisse. In these three works the characteristic feature is the is the lightness of the characters and their poetic expressiveness. You could say that they are deprived of the force of gravity. And, undoubtedly, this makes Chagall unmistakable, so recognizable and unique in the figurative art of the 20th century.

  • Marc Chagall: lirismo in un acrobata volante Marc Chagall, Il poeta giacente, 1915 - olio su cartone - © Tate, London 2014 -  © Chagall ®, by SIAE 2014

    A mio cugino piace l'arte
    Marc Chagall. Una retrospettiva, 1908-1985
    Palazzo Reale, Milano - dal 17 settembre 2014 all'1 febbraio 2015

    Marc Chagall, La passeggiata, 1917-1918 - olio su tela - State Russian Museum, San Pietroburgo © Chagall ®, by SIAE 2014

    Marc Chagall, Il compleanno, 1915, olio su cartone - The Museum of Modern Art, New York. Acquired through the Lillie P. Bliss Bequest, 1949 © 2014. Digital image, The Museum of Modern Art, New York:Scala, Firenze © Chagall ®, by SIAE 2014

    Realtà e simbolismo, sogno e magia sono alcuni degli ingredienti delle opere di Chagall, tutte giocate su una narrazione di tipo fiabesco. Se già nei primi lavori compaiono aspetti formali naive che riportano alla tradizione popolare russo ebraica, con la maturità stilistica sia la scelta cromatica che la costruzione grafica si fanno più complesse perché collegate alle avanguardie artistiche contemporanee. Pertanto, se nel POETA GIACENTE, in primo piano sono presenti alcune geometrizzazioni di matrice cubista, nella PASSEGGIATA, il brano di natura morta evoca una calda luminosità tipicamente fauve. Infine, ne IL COMPLEANNO non si può non notare che l'artista si rifà ai linearismi arabeggianti che riportano a Matisse. Ciò non toglie che in queste tre opere l'aspetto caratterizzante è costituito dalla leggerezza dei personaggi e dalla loro poetica espressività sognata. Si potrebbe dire che essi lievitano perché privati della forza di gravità. E, indubbiamente, questo rende Chagall inconfondibile, quindi riconoscibile e unico nel variegato panorama dell'arte figurativa del XX secolo.


    Reality and symbolism, dream and magic are some of the ingredients of Chagall's works, all played on a fairytale narration. If already in the early works appear naïve formal aspects that bring to russian jewish folk tradition, with stylistic maturity does more complex the color choice that the construction, because related to contemporary avant-garde art of the time. Therefore, if in the LYING POET, in the foreground there are some features of cubist array, in THE WALK, the still life evokes a typical fauvist hot brightness. Finally, neither THE BIRTHDAY the artist remember the arabic outlines seen in Matisse. In these three works the characteristic feature is the is the lightness of the characters and their poetic expressiveness. You could say that they are deprived of the force of gravity. And, undoubtedly, this makes Chagall unmistakable, so recognizable and unique in the figurative art of the 20th century.

  • Metamorfosi di una forma: la tradizione nell'avanguardia Grande Donna IV, 1960-1961 - Bronzo - 270x31,5x56,5 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    A mio cugino piace l'arte
    Alberto Giacometti
    Galleria d'Arte Moderna, Milano - Dall'8 ottobre 2014 all'1 febbraio 2015

    E’, questa, una delle più rappresentative sculture fittili realizzate dall'artista svizzero nella piena maturità. Qui il colore e la lucidità del bronzo valorizzano gli effetti chiaroscurali, dovuti ai pieni e ai vuoti che plasmano la forma. Inevitabile il confronto con le celebri VENERI PREISTORICHE e con la misteriosa OMBRA DELLA SERA, tanto simboliche nel contenuto quanto chiare nella definizione del genere sessuale. Anche Giacometti realizza una figura morbida, sinuosa e dal sapore antico. Ma, da una parte, l'immobilità della postura conferisce un carattere introspettivo alla inquietante fanciulla, dall'altra, l'informalità e l'immediatezza del modellato, nonché la sua spettrale espressività, le attribuiscono contemporaneità.

    This is one of the most representative clay sculptures made by the Swiss artist in full maturity. Here the color and clarity of the bronze that enhance light and dark effects. Inevitable comparisons with the famous PREHISTORIC VENUS and the mysterious SHADOW of NIGHT, symbolic in the content and clear in the definition of gender. Even Giacometti achieves a soft, curvaceous figure and ancient flavour. But, on the one hand, the stillness of posture gives an introspective character to the creepy girl, on the other, the informality and immediacy of modelled and its spectral expressiveness, gives modernity.

    Testa del padre, rotonda III, 1927-1930 ca. - Bronzo - 28x19x22,8 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    Non c'è che dire, Giacometti riesce a rappresentare la realtà con la giusta dose di verità. In quest'opera, sostanzialmente ancora legata a schemi convenzionali, fondamentale appare la somiglianza col soggetto di riferimento e ottima è  la capacità tecnica dell'artista di definire i piani e i volumi. Tuttavia, percepibili appaiono le future semplificazioni formali che lo renderanno riconoscibile attraverso l'abile uso della materia.

    There's that saying, Giacometti represent reality with the right dose of truth. In this work, essentially still tied to conventional schemes, essential similarity appears with the reference subject and very good is the technical ability of the artist to define plans and volumes. However, perceptible appear future formal simplification that will make recognizable through the skillful use of material.

    La coppia, 1927 - Gesso e tracce di matita - 60,4x37,7x18 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    Quest'opera nasce da un interesse evidente per l'arte primitiva, in particolare per le sculture cicladiche e per quelle africane, di cui i musei parigini, agli inizi del '900, sono pieni. Interessante appare la differenza tra la rappresentazione geometrica, fortemente stilizzata, dei generi maschile e femminile: da una parte, le linee rette definiscono una struttura solida, imponente; dall'altra, le linee curve rendono la figura avvolgente e morbida. Si potrebbe dire che, armonicamente unite e contrapposte, le due figure vivono nel rigore compositivo che, emozionando lo spettatore, si combina con la capacità di cogliere gli aspetti essenziali di una qualsiasi forma.

    This work stems from an obvious interest for primitive art, particularly for cycladic sculptures and african ones, whose parisian museums, in the early ' 900, are full. Interestingly the difference between the highly stylized geometric representation, of male and female genders: on the one hand, the straight lines define a solid structure, impressive; on the other hand, the curved lines make the figure hugging and soft. You could say that, harmonically combined and contrasted, the two figure who live in the compositional rigor, that excite the public, is combined with the ability to grasp the essential aspects of any form.

  • Metamorfosi di una forma: la tradizione nell'avanguardia Grande Donna IV, 1960-1961 - Bronzo - 270x31,5x56,5 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    A mio cugino piace l'arte
    Alberto Giacometti
    Galleria d'Arte Moderna, Milano - Dall'8 ottobre 2014 all'1 febbraio 2015

    E’, questa, una delle più rappresentative sculture fittili realizzate dall'artista svizzero nella piena maturità. Qui il colore e la lucidità del bronzo valorizzano gli effetti chiaroscurali, dovuti ai pieni e ai vuoti che plasmano la forma. Inevitabile il confronto con le celebri VENERI PREISTORICHE e con la misteriosa OMBRA DELLA SERA, tanto simboliche nel contenuto quanto chiare nella definizione del genere sessuale. Anche Giacometti realizza una figura morbida, sinuosa e dal sapore antico. Ma, da una parte, l'immobilità della postura conferisce un carattere introspettivo alla inquietante fanciulla, dall'altra, l'informalità e l'immediatezza del modellato, nonché la sua spettrale espressività, le attribuiscono contemporaneità.

    This is one of the most representative clay sculptures made by the Swiss artist in full maturity. Here the color and clarity of the bronze that enhance light and dark effects. Inevitable comparisons with the famous PREHISTORIC VENUS and the mysterious SHADOW of NIGHT, symbolic in the content and clear in the definition of gender. Even Giacometti achieves a soft, curvaceous figure and ancient flavour. But, on the one hand, the stillness of posture gives an introspective character to the creepy girl, on the other, the informality and immediacy of modelled and its spectral expressiveness, gives modernity.

    Testa del padre, rotonda III, 1927-1930 ca. - Bronzo - 28x19x22,8 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    Non c'è che dire, Giacometti riesce a rappresentare la realtà con la giusta dose di verità. In quest'opera, sostanzialmente ancora legata a schemi convenzionali, fondamentale appare la somiglianza col soggetto di riferimento e ottima è  la capacità tecnica dell'artista di definire i piani e i volumi. Tuttavia, percepibili appaiono le future semplificazioni formali che lo renderanno riconoscibile attraverso l'abile uso della materia.

    There's that saying, Giacometti represent reality with the right dose of truth. In this work, essentially still tied to conventional schemes, essential similarity appears with the reference subject and very good is the technical ability of the artist to define plans and volumes. However, perceptible appear future formal simplification that will make recognizable through the skillful use of material.

    La coppia, 1927 - Gesso e tracce di matita - 60,4x37,7x18 cm - Collezione Fondation Giacometti, Parigi - © Alberto Giacometti Estate by SIAE in Italy, 2014

    Quest'opera nasce da un interesse evidente per l'arte primitiva, in particolare per le sculture cicladiche e per quelle africane, di cui i musei parigini, agli inizi del '900, sono pieni. Interessante appare la differenza tra la rappresentazione geometrica, fortemente stilizzata, dei generi maschile e femminile: da una parte, le linee rette definiscono una struttura solida, imponente; dall'altra, le linee curve rendono la figura avvolgente e morbida. Si potrebbe dire che, armonicamente unite e contrapposte, le due figure vivono nel rigore compositivo che, emozionando lo spettatore, si combina con la capacità di cogliere gli aspetti essenziali di una qualsiasi forma.

    This work stems from an obvious interest for primitive art, particularly for cycladic sculptures and african ones, whose parisian museums, in the early ' 900, are full. Interestingly the difference between the highly stylized geometric representation, of male and female genders: on the one hand, the straight lines define a solid structure, impressive; on the other hand, the curved lines make the figure hugging and soft. You could say that, harmonically combined and contrasted, the two figure who live in the compositional rigor, that excite the public, is combined with the ability to grasp the essential aspects of any form.

  • Milan imagined by the Genius Milan imagined by the Genius

    Leonardo & Warhol The Genius Experience
    Crypt of San Sepolcro, Milan - Until June 30, 2019

    A particularly engaging multimedia show, curated by Giuseppe Frangi, comes to life at the Sottofedericiana room of the Pinacoteca Ambrosiana. The images that chase each other on the ceilings, walls and floor guide to the discovery of Milan lived, designed and, above all, imagined by Leonardo da Vinci. To complete this experience, at the back of the venue is The Last Supper by Andy Warhol, which represents the interpretation of Leonardo's Last Supper by the father of Pop Art. The itinerary ends in the Crypt of the Church of San Sepolcro, a place where the Italian genius was very close and that in a map of the Codex Atlanticus indicated as the true center of the Lombard capital.

     

  • Reality and its torments Reality and its torments

    Frida Kahlo. Beyond the myth
    Mudec, Milan - Until 1 June 2018

    Paintings, videos, photographs and phrases follow one another in the rooms hosting the exhibition dedicated to the Mexican artist. The exhibition path leaves the usual patterns and also the vision of the link between the works of Frida Kahlo with her personal history, with the traffic accident that causes the spine to break at 18, forcing her to bed in the company of her painting.
    Get lost in his ruthless paintings, see her move safely in unpublished videos, look at the pictures that portray her (beautiful) and Diego Rivera (an immense man, painter of murals and his intermittent companion) scattered in a rather complex inter, means making a intimate and total immersion in one of the greatest artists of the twentieth century.
    And better understand the technical skills of a woman proud of being Mexican, who collected her hair and wore her clothes according to the most ancient traditions of her land, which has never changed the shape of the eyebrows and has never dreamed of removing the mustache.
    An independent woman, politically engaged but also fragile and out of every cliché, as she herself declared "They considered me a surrealist but it is not true. I've never painted dreams. What I pictured was my reality ".
    The Woman, The Earth, Politics and Pain are the themes that mark the exhibition the result of six years of research, and made possible by the curator Diego Sileo in Mexico, and by unpublished documents found in the archive of Casa Azul (the Blue House), in the center of Coyoacàn, a suburb of Mexico city, where painter was born and lived.

francesca marotta

 

Francesca Marotta: giornalista di moda e beauty, curiosa, sognatrice, anticonformista. Amo l’Italia, l’arte, le esperienze, gli stili di vita, il design... da wow!