- Artistic calculations
Piero della Francesca. The seduction of perspective
Civic Museum of Sansepolcro
Sansepolcro (Ar) - Until 6 January 2019Refined and innovative painter, master of abacus, Euclidean surveyor, Archimedes scholar, Piero della Francesca is considered one of the most emblematic artists of the Italian Renaissance. Concurrently with the presentation of the restoration of his fresco Resurrezione di Cristo at the Museo Civico di Sansepolcro, an exhibition path has just been inaugurated that allows us to deepen the immense scientific culture of the artist.
The exhibition project, developed around De prospectiva pingendi (the first illustrated treatise on perspective) makes us understand how humanist painting finds its most natural basis in science. In fact, it is a collection of reproductions of drawings, perspective models, scientific instruments, videos and mathematical research that the artist himself has applied to his painting. Studies, calculations and projects left behind by artists such as Leonardo da Vinci and Albrecht Durer, until the mid-sixteenth century.
- Calcoli artistici
Piero della Francesca. La seduzione della prospettiva
Museo Civico di Sansepolcro
Sansepolcro (Ar) - Fino al 6 gennaio 2019Pittore raffinato e innovativo, maestro d’abaco, geometra euclideo, studioso di Archimede, Piero della Francesca è considerato uno degli artisti più emblematici del Rinascimento italiano. In concomitanza con la presentazione del restauro del suo affresco Resurrezione di Cristo al Museo Civico di Sansepolcro, è stata appena inaugurato anche un percorso espositivo che permette di approfondire l’immensa cultura scientifica dell’artista.
Il progetto espositivo, sviluppato intorno al De prospectiva pingendi (il primo trattato illustrato di prospettiva) fa comprendere come la pittura umanista trovi la sua base più naturale proprio nella scienza. Si tratta, infatti, di una raccolta di riproduzioni di disegni, modelli prospettici, strumenti scientifici, video e di ricerche matematiche che lo stesso artista ha applicato alla sua pittura. Studi, calcoli e progetti lasciati in eredità ad artisti, come Leonardo da Vinci e Albrecht Durer, fino alla metà del Cinquecento.
- La solennità del silenzio
Piero della Francesca
Musei San Domenico, Forlì - Fino al 26 giugno 2016Piero è un gigante della pittura: egli costruisce le figure come se si trattasse di edifici. I corpi sono la struttura portante, gli abiti, il rivestimento.
La mostra di Forlì identifica il ruolo del maestro come generatore di interessanti sviluppi assai posteriori al Rinascimento e che si ritrovano in opere con la medesima monumentalità realizzate da Seurat, Casorati o Carrà.
Ma assai significativi, all'interno dei troppo affollati spazi espositivi, appaiono i capolavori di Bartolomeo della Gatta, di Andrea del Castagno e del Beato Angelico, perfetti nella loro elaborata ideazione compositiva. Ogni opera è un capolavoro di equilibrio che si armonizza con la componente sia cromatica che narrativa. Il piacere della lettura formale è quindi immenso, anche perché numerosi sono i particolari da scoprire all'interno di una idea strutturale solida. E questa si rivela pienamente soprattutto nei complessi disegni di Paolo Uccello, che nel contempo appaiono leggerissimi, quasi aerei. Da parte sua, nei dipinti, Piero si serve di un'espressività di gusto metafisico che è muta e atemporale: da un lato, egli aggiunge mistero alle situazioni, dall'altro rafforza il senso architettonico di una forma che è sempre geometrico volume.Di Feliciano Marotta
Nella foto: Madonna della misericordia di Piero della Francesca e Silvana Cenni di Felice Casorati